domenica 5 gennaio 2014

L'UDITO LA PORTA PER LA LIBERAZIONE



Possiamo non renderci conto che i nostri organi uditivi hanno un ruolo vitale nel determinare la nostra destinazione spirituale.

Il corpo umano è dotato di cinque sensi con i quali ci connettiamo al mondo esterno. Questi cinque organi di conoscenza, noti nei Veda come jnanendriya (jnana “conoscenza”; indriya “sensi”), sono gli orecchi, gli occhi, la lingua, il naso e la pelle. Per mezzo di essi riceviamo informazioni sul mondo esterno e sulla base di queste agiamo e reagiamo. Tra questi sensi gli orecchi sono più attivi degli altri quattro. Srila Prabhupada ha spiegato la superiorità degli orecchi: Supponiamo che tu stia dormendo. Ora anche tutti i tuoi sensi dormono, ma l’orecchio no. Quando un uomo dorme e qualcuno viene per ucciderlo, che cosa dici? Tu gridi: “Signor Tal dei Tali svegliati! Svegliati! Sei in pericolo.” In un modo diverso tutti i sensi ci sono, ma solo l’orecchio ti aiuterà. Gli occhi ci sono, le mani ci sono, le gambe ci sono, c’è tutto – nessuna di queste membra, di queste parti del tuo corpo ti aiuterà. Solo l’orecchio ti aiuterà quando sarai in pericolo. (Lezione tenuta a San Francisco il 21 luglio 1975) Anche il rumore più leggero può essere sufficiente a svegliare una persona che dorme.

Ascoltare il Suono Spirituale

Di solito le persone mostrano grande interesse ad ascoltare argomenti materiali, a leggere giornali e riviste o a guardare la televisione. Oggi, grazie ad Internet chiunque da qualunque parte del mondo può accedere ad informazioni, ascoltare la musica o guardare dei video semplicemente premendo un tasto. Lo Srimad-Bhagavatam (2.1.2) condanna l’ascolto di argomenti materiali privi di valore spirituale:

srotavyadini rajendra
nrinam santi sahasrasah
apasyatam atma-tattvam
grihesu griha-medhinam

“Ciechi alla conoscenza della Verità suprema, quegli uomini che sono troppo immersi nella vita materiale hanno innumerevoli argomenti che sono per loro oggetto di ascolto, o imperatore.”

Nel commento Srila Prabhupada scrive: “Essi hanno molti argomenti politici, scientifici, sociali, economici e così via – che sono per loro oggetto d’ascolto, ma a causa della loro scarsa conoscenza trascurano la questione delle sofferenze fondamentali della vita, cioé la nascita, la malattia, la vecchiaia e la morte. In realtà, la vita umana ha lo scopo di mettere un termine definitivo a queste sofferenze, ma il griha-medhi [capofamiglia ignorante], abbagliato dall’energia materiale, dimentica completamente la realizzazione spirituale.” Nell’ambito spirituale l’ascolto è considerato il mezzo più elevato per la realizzazione del sé. Le Scritture vediche, soprattutto lo Srimad- Bhagavatam, glorificano costantemente l’importanza dell’ascolto del suono divino al fine di ottenere la perfezione spirituale più elevata.

Come una persona che dorme può essere svegliata dal suono, così una persona spiritualmente addormentata, profondamente immersa nel torpore dell’ignoranza può essere risvegliata dal suono trascendentale. Questo suono la risveglierà alla coscienza spirituale. Per questa ragione gli orecchi sono considerati la porta d’accesso al mondo spirituale, perché permettendo al suono giusto di entrare nei nostri orecchi, apriamo la porta della liberazione. Se siamo abbastanza fortunati da ascoltare il suono trascendentale – la vibrazione dei santi nomi di Krishna o la glorificazione di Krishna e dei Suoi devoti – allora gli orecchi aprono la porta dei nostri cuori e il Signore può entrarvi.

Srila Prabhupada scrive: “Il primo e più importante degli impegni devozionali consiste nell’ascoltare le glorie di Krishna. È questo il modo, potente e assoluto, di liberare la mente da tutti i dubbi, perché più sentiamo parlare di Krishna più la nostra visione spirituale si schiarisce e più ci distacchiamo da tutto ciò che può far allontanare la nostra mente da Krishna. (Bhagavad-gita 6.35, Spiegazione) Sri Caitanya Mahaprabhu, mentre diffondeva il movimento del sankirtana in tutta l’India, supplicava chiunque incontrasse dicendo: “Svegliatevi, anime dormienti! Avete dormito così a lungo nel grembo della strega Maya. Ho portato la medicina per distruggere le sue illusioni. Ora invocate questo hari-nama maha-mantra e tenetelo con voi.” Come le braci ardenti possono continuare a bruciare sotto un mucchio di cenere calda, così l’amore di Dio, sebbene nascosto, brucia nell’intimo del cuore di ogni essere vivente. E come un soffio d’aria sulle ceneri ardenti può riaccendere una fiamma, così l’ascolto delle glorie del Signore può evocare in una persona l’amore dormiente per Dio e far rivivere la sua connessione con Lui.

Gli Effetti Graduali dell’Ascolto

Quando i dolci divertimenti del Signore, che emanano dalla bocca dei puri devoti nella forma di vibrazioni trascendentali, entrano negli orecchi e nel cuore, sentiamo sollievo dalle brucianti sofferenze dell’esistenza materiale, come in un deserto caldissimo una persona sente sollievo grazie alla pioggia. Con l’ascolto delle attività di Dio riceviamo la Sua misericordia e gradualmente ci sentiamo ispirati a servirLo con amore. Lo Srimad-Bhagavatam (1.2.17-21) descrive sistematicamente come la nostra devozione per Krishna si evolve gradualmente se ascoltiamo con sottomissione le vibrazioni trascendentali dei santi nomi di Krishna e dei Suoi divertimenti:

Sri Krishna, il Signore Supremo, il Paramatma [l’Anima Suprema] nel cuore di ogni essere e il benefattore del devoto sincero, toglie ogni desiderio dal cuore del devoto che ha sviluppato il vivo desiderio di ascoltare il Suo messaggio, colmo di virtù quando è trasmesso e ricevuto adeguatamente. Ascoltando regolarmente lo Srimad-Bhagavatam e servendo i puri devoti del Signore, tutto ciò che turba il cuore è completamente distrutto e il servizio d’amore al Signore Supremo, glorificato con inni trascendentali, vi si stabilisce in modo irrevocabile. Appena il servizio di devozione si stabilisce in modo irrevocabile nel cuore gli effetti della passione e dell’ignoranza, come la lussuria, il desiderio e l’avidità svaniscono. Il devoto si situa allora nella virtù e diventa completamente felice. Situato così nella virtù e con la mente ravvivata dalla pratica del servizio di devozione, il devoto ottiene la liberazione, spezza ogni legame con la materia e accede alla scienza del Signore Supremo. Allora il nodo del cuore è tagliato e tutti i dubbi dissipati. Quando l’essere realizza che l’anima domina sul corpo, anche la catena delle azioni interessate si spezza.

Anche Prahlada, il famoso bambino santo, raccomanda l’ascolto, superiore a tutti gli altri metodi di servizio devozionale. Questo perché ascoltare i divertimenti e le glorie del Signore costituisce la base del servizio di devozione. È per mezzo dell’ascolto che il Signore, nella forma del suono, entra nei nostri cuori; gli altri metodi seguono in successione. Quando ascoltiamo con fede il potente racconto spirituale delle gloriose attività di Krishna da fonti autentiche, tutto ciò che nel cuore non è di buon auspicio viene distrutto come erbacce sradicate da un appezzamento di terra. Gradualmente, in questo terreno fertile, il seme del vero amore per Dio mette radici e germoglia. Chi è sinceramente umile ed ha una fede totale nelle parole delle Scritture può ottenere questo amore per il Signore. Non è necessario essere molto intelligenti, avere una buona cultura, essere ricchi o essere in età avanzata. Non è necessario essere un uomo o una donna, essere di alta o di bassa casta. L’unico criterio è che si dovrebbe ascoltare il messaggio trascendentale del Signore con fede e sottomissione.

Il Suono Divino per l’Era Moderna

Le Scritture vediche hanno registrato alcuni dei più importanti fra gli illimitati divertimenti di Krishna e tra tutte le Scritture vediche due sono da ritenersi le più importanti, specialmente nell’era attuale: la Bhagavad-gita e lo Srimad- Bhagavatam. La Gita è l’essenza di tutte le Upanisad perché è enunciata da Dio, la Persona Suprema, Krishna Stesso; il Bhagavatam è considerato il “frutto maturo di tutta la letteratura vedica”. A chi dedica un tempo sufficiente all’ascolto e all’analisi di queste due Scritture viene assicurato il ritorno da Dio. Inoltre, Sri Caitanya ci ha consigliato di cantare il più potente mantra di quest’era, il maha-mantra Hare Krishna, è il mezzo migliore per contrastare l’influenza degradante dell’era di Kali. Nel Kali-yuga il santo nome del Signore è l’incarnazione di Sri Krishna: kali-kale namarupe krisna-avatara (Caitanya-caritamrita, Adi-lila 17.22). È molto potente e in grado di sradicare completamente le qualità negative della lussuria, della collera, dell’avidità, dell’invidia e del falso ego, che sono le cause principali di sofferenza nel mondo materiale.

I Pericoli dell’Ascolto

Detto tutto ciò, dobbiamo scegliere con attenzione da chi ascoltare, perché l’ascolto da fonti non autorizzate può contagiare in modo rovinoso la nostra vita spirituale. Il Padma Purana ingiunge di non ascoltare i non devoti:

avaisnava-mukhodgirnam
putam hari-kathamritam
sravanam naiva kartavyam
sarpocchistam yatha payah

“Non si dovrebbe ascoltare niente che riguarda Krishna da chi non è un Vaisnava. Il latte toccato dalle labbra di un serpente diventa velenoso; nello stesso modo anche i racconti su Krishna riferiti da chi non è Vaisnava sono velenosi.”

Srila Prabhupada spiega: “Le parole e i canti di una persona non fissa nel comportamento da Vaisnava, che non segue strettamente tutte le regole e il canto del mantra Hare Krishna non dovrebbero essere accettati dai puri devoti.” Inoltre, Srila Bhaktivinoda Thakura afferma che chi pratica il servizio di devozione non dovrebbe mai ascoltare critiche su Krishna o sui Vaisnava. Ogni volta che vengono pronunciate queste parole nocive, un devoto dovrebbe immediatamente abbandonare quel posto. Il devoto che, debole di cuore e timoroso di disturbare gli altri, ascolta le critiche rivolte a Krishna e ai Vaisnava, cade gradualmente dalla piattaforma del servizio di devozione.

L’atto di ascoltare, sebbene semplice, può premiarci con la più elevata perfezione: il puro amore per Dio e l’eterno servizio a Lui. Questo è testimoniato da numerosi esempi. Re Pariksit e la regina Rukmini, per esempio, vengono celebrati nelle Scritture per il loro ardente desiderio di ascoltare. Per dare l’opportunità trascendentale dell’ascolto, Srila Prabhupada ha istituito nei templi ISKCON la lettura giornaliera dello Srimad-Bhagavatam e della Bhagavad-gita, e chiunque può venire nel tempio ad ascoltare i messaggi trascendentali delle Scritture. È necessario per tutti noi trarre vantaggio da questo metodo e così prepararci la via per il viaggio finale – il ritorno da Dio.

 di Ahladini R. Devi Dasi

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